Ortoliuzzo: Riparte la discussione sull’annoso problema relativo alla rete viaria del villaggio a valle della SS. 113 lato mare. E’ necessario realizzare e portare a compimento quanto prima possibile l’ampliamento della stessa risolvendo definitivamente la questione.

Il Movimento Casali di Tramontana intende intervenire attivamente nella vicenda attraverso la predisposizione di una serie di sopralluoghi ed incontri sul tema, il primo dei quali si è tenuto ieri, organizzati dal Gruppo Tecnico del Movimento stesso con la diretta partecipazione dei Soci del villaggio ed il coinvolgimento di coloro fra i residenti nell’area interessata che vorranno confrontarsi nel merito per poter giungere infine, auspicabilmente, ad una sintesi razionale e condivisa sulla questione da proporre ai soggetti pubblici competenti.

Gli abitanti di Ortoliuzzo aspettano da quasi 50 anni la risoluzione delle criticità relative alle due strade principali del villaggio: la via Fazzino, che dalla chiesa sulla statale scende verso la Piazza dei Pescatori, e la via Marina, strada oggi cieca che dalla via Fazzino si muove parallelamente alla SS 113 dir in direzione Messina, fino al torrente Tramontana.

Queste due strade presentano una larghezza media inferiore ai 3 metri, per una gran parte della loro estensione risulta impossibile ad un pedone camminare affiancato ad una autovettura (occorre spesso appiattirsi al margine della strada per lasciare il passo ai veicoli) e in molti punti gli stessi mezzi di soccorso hanno difficoltà a procedere (emblematico quanto accaduto nell’occasione dell’alluvione del 2011, quando il mezzo dei vigili del fuoco rimase incastrato nella via Marina).

Se ne comincio a parlare già nel 1978, ma solo nel 1997 fu redatto un progetto per l’allargamento globale delle vie in oggetto, in modo tale da portare la larghezza della strada a 6 metri, risolvendo il problema della sicurezza e di conseguenza della viabilità.

Questo progetto prevede anche un collegamento della via Marina con la via Campanella, oggi separate dal torrente Tramontana e da alcune campagne. Va sottolineato come tali allargamenti sarebbero avvenuti procedendo ad espropri solo di campagne, giardini e qualche piccola porzione di cortili, senza dunque demolizione di alcuna abitazione (solo una parte di un rudere).

Nel 2013 è stata redatta una nuova versione del progetto, nonostante il precedente avesse ottenuto tutte le approvazioni necessarie, poiché fu revocato l’incarico ai progettisti – allora esterni – per essere affidato a tecnici comunali.

Giustificato dalla motivazione di non avere risorse sufficienti, il nuovo progetto (esecutivo del 2019) vede fortemente ridimensionati gli allargamenti previsti dalla versione del 1997, procedendo ad allargare la strada solo in alcuni punti e non in maniera uniforme, puntando alla soluzione del problema della viabilità, sempre con il collegamento con la via Campanella, predisponendo un senso unico di circolazione, ma senza curarsi di risolvere il problema primario per la cittadinanza di Ortoliuzzo, ovvero la sicurezza.

Il problema della sicurezza non è di poco conto e non può essere semplicemente e superficialmente accantonato in quanto, procedendo in questo modo, rimarrebbero porzioni di strada in cui la larghezza resterebbe inferiore ai 3 metri, continuando quindi ad impedire un transito agevole ai mezzi di soccorso e costringendo i pedoni a camminare rasente il muro, dovendosi fermare al sopraggiungere di ogni mezzo.

E’ necessario dunque, prima di parlare di senso unico e procedere con semplificazioni e risparmi infrastrutturali, tutelare l’incolumità ed il benessere dei cittadini residenti, chiedendo che nel progetto la sicurezza ritorni al primo posto, così come prevedeva la versione del progetto del 1997, in modo da risolvere efficacemente e definitivamente il problema conseguentemente poi anche in termini di viabilità.

Uniti si vince…!!!

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