Salice: Disservizi ed inefficienze dell’AMAM nella fornitura idrica penalizzano il villaggio da oltre un anno. Interviene il Movimento Casali di Tramontana chiedendo il ritorno alla normalità.

Da circa un anno a questa parte, in piena emergenza pandemica, gli abitanti di Salice si trovano a fare i conti con problemi derivanti da una incostante ed inefficiente erogazione idrica che, almeno in apparenza, non sembrano avere una logica e razionale giustificazione. Il Movimento Casali di Tramontana interviene adesso con l’invio di una nota all’AMAM chiedendo il ritorno alla normalità.

E’ iniziato tutto circa un anno fa con il presentarsi sempre più frequentemente di disservizi nella normale fornitura idrica al villaggio. All’inizio non si riusciva a comprendere bene cosa fosse accaduto e si pensava potesse essere solo un disagio momentaneo.

Col passare del tempo invece la situazione si è andata sempre più deteriorando fino a divenire preoccupazione quotidiana per tutti i residenti di Salice.

In precedenza tutto aveva funzionato abbastanza bene in quanto il villaggio da tempo era servito per le esigenze di carattere idrico da due pozzi artesiani presenti sul territorio circostante ed indipendenti dal resto della rete di fornitura del resto della Città di Messina.

A quanto pare, il problema principale sarebbe adesso l’impossibilità di utilizzo dell’acqua proveniente da uno di questi due pozzi, in particolare di quello denominato “pozzo Rizzina” che a quanto pare potrebbe essere ormai addirittura completamente asciutto.

Oltre a questo, anche la fornitura proveniente dall’altro pozzo, quello denominato “pozzo D’Anna”, sembrerebbe essere insufficiente a soddisfare le esigenze della cittadinanza, considerato che attualmente l’erogazione dell’acqua avviene a singhiozzo, apparentemente senza una logica spiegazione.

Il Movimento Casali di Tramontana, interviene dunque oggi sulla vicenda, chiedendo all’AMAM, attraverso l’invio di una nota di intervenire prontamente e definitivamente sul problema per riportare la situazione ad una indispensabile normalità che consenta ai cittadini di continuare ad usufruire, come già in passato, della giornaliera quantità di acqua necessaria per le attività domestiche e l’igiene personale.

Ecco a seguire la nota inviata.

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